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Come si articola la prima visita?

La prima visita ha una durata media di circa due ore al fine di consentire di effettuare tutti gli accertamenti anamnestici clinico-strumentali ed elaborare il sequenziamento nutrizionale personalizzato.

Quali esami vengono effettuati?

Ecografia

Questo Strumento ci consente di effettuare un'indagine sulla qualità e densità strutturale dei parenchimi di molti organi, quali: tiroide, fegato milza, reni, pancreas, utero, prostata, vescica nonché piccoli organi: ovaie e testicoli.

Ci consente inoltre di esplorare importanti vasi sanguigni: carotide comune (interna ed esterna), arco aortico, aorta addominale, arterie iliache interne ed esterne, arterie renali, tronco celiaco, arteria splenica, arteria femorale superficiale profonda, poplitea, tibiale anteriore e posteriore ivi compreso tutto il sistema venoso satellite.

L'indagine ecografica è anche importante nel riscontro del complesso medio-entimale vascolare, ovvero indice IMT che fisiologicamente non deve superare 0,7 mm. Questo esame è importante per verificare le condizioni anotomo-funzionali di tutti gli organi esplorabili sopra descritti ed individuare precocemente eventuali patologie. Per approfondimento si rimanda alla pagina dedicata.

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Elettrocardiografia

Viene effettuato un tracciato elettrocardiografico continuo della durata modulare di 5-15 minuti, con check dei tempi di conduzione cardiaci, analisi del ritmo cardiaco, nonché analisi vettoriale dedicata all'orientamento dell'asse elettrico-cardiaco: si verifica inoltre la sussistenza o meno di eventuale ipertrofia atriale e/o ventricolare, nonché turbe aspecifiche e non della ripolarizzazione cardiaca.

Tutto ciò al fine di valutare le condizioni elettrofisiologiche basali del cuore del paziente. 

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Monitoraggio Multiparametrico

Viene effettuato in contemporaneità con l'elettrocardiogramma ed ha anch'esso la durata modulare di 5-15 minuti. Con questo esame strumentale viene misurata la pressione arteriosa sistolica, diastolica e media del paziente, con accesso vascolare ogni 60 secondi. Viene inoltre misurata la frequenza cardiaca, compare a monitor la curva pulsossimetrica con la varianza della saturazione dell'ossigeno. Tutto ciò ci consente di stabilire se nelle parti distali degli arti superiori ed inferiori del paziente la saturazione di ossigeno, e quindi la circolazione ematica- capillare è ottimale o meno. Grazie a questa analisi strumentale a completamento dell'esame elettrocardiografico è possibile valutare la fisiologica dinamica dell'attività vitale cardio-circolatoria del paziente.

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Calorimetria indiretta

Durante l'accertamento elettrocardiografico e il monitoraggio multiparametrico viene effettuata anche la calorimetria indiretta; questo esame consente di rilevare il quoziente respiratorio del paziente, consente inoltre di stabilire quali sono i substrati metabolici ossidati (lipidi-carboidrati) ), di calcolare il metabolismo basale espresso in Kcal giornaliere, di valutare il volume di ossigeno respirato e il volume di co2 emesso rispetto alle capacità teoriche del paziente che lo strumento calcola in base alle caratteristiche antropometriche (peso-altezza-BMI). Grazie a questo accertamento strumentale è quindi possibile effettuare valutazioni sull'attività tiroidea, sulle capacità respiratorie del paziente e ottimizzare il sequenziamento nutrizionale da somministrare affinché sia impostata una corretta ossidazione lipidica.

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Impedenziometria

Questa indagine strumentale viene effettuata in brevissimo tempo, collegando degli elettrodi posti sulla mano destra e sul piede destro del paziente ad un apparecchio che misurerà la sua composizione corporea nelle macro-variabili: acqua totale, acqua intra-cellulare, acqua extra-cellulare, massa magra, massa grassa. Le macro-variabili rilevate in valore assoluto verranno normalizzate a un kg di peso corporeo, potendo così conoscere la quantità di acqua totale (importante per l'attività metabolica intra ed extra cellulare) pro-chilo e i lipidi totali pro-chilo di peso. Qualora il valore dei lipidi pro-chilo si avvicini o superi quello dell'acqua totale, il rapporto acqua totale/lipidi sarà inferiore ad 1:  sarà stabilito quindi che l'infiltrazione lipidica corporea, ovvero il peso della massa grassa, rappresenta un importante rischio per malattie dismetaboliche e cardiovascolari.

 Si renderà quindi necessario abbattere rapidamente la massa grassa per ristabilire un rapporto acqua totale/massa grassa superiore ad 1, promuovendo l'ossidazione lipidica con tecnologie nutrizionali adeguate. Grazie a questa fondamentale valutazione sarà possibile istruire una corretta prassi nutrizionale finalizzata al decadimento della massa grassa e all'ottimizzazione della qualità di vita del paziente in assoluta sicurezza sanitaria.

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